L'individuo equilibrato è un pazzo. ( Charles Bukowski )
da PensieriParole

lunedì 22 dicembre 2014

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Misophones like Josh often find that they need to structure their lives around the disorder. "

Vero.

" Vivienne says, “Another weird quirk is that often, the people you love the most are the people who trigger you the worst. Some of my worst trigger-ers are my family and my boyfriend, and they’re the ones who do their best to minimize it for me. It can affect relationships negatively.”

Verissimo .

6 commenti:

  1. Leggevo la citazione di Vivienne che hai riportato... ciò che questa ragazza afferma, secondo me è tutt'altro che "weird quirk"... anzi, mi sembra una cosa perfettamente normale: la famiglia, il fidanzato, gli amici... sono, generalmente, le persone a cui teniamo di più, ed è pertanto inevitabile che ci coinvolgano di più da un punto di vista emotivo. E, più c'è coinvolgimento emotivo verso una persona, più quello che dice/fa quella persona risulterà ai nostri occhi amplificato. Esempio banalissimo: se un perfetto sconosciuto fa un commento su di te, magari lo mandi a quel paese e dopo 5 minuti non ci pensi più, perchè quella persona non conta niente per te, e non sa niente di te. Se invece lo stesso commento te lo fa un fidanzato/genitore/fratello/sorella/amico, allora la botta emotiva che ne deriva è molto maggiore... perchè ci sono di mezzo affetti e sentimenti. Ergo, l'affermazione di Vivienne, sotto questo punto di vista, mi sembra perfettamente logica...

    In quanto a Josh, posso solo dire che mi dispiace molto di leggere (e vedere nel video) quel che afferma in merito al voler strutturare la sua vita intorno alla misofonia. Se tutto il tempo che impiega a cercare di plasmare determinati aspetti della sua vita intorno alla patologia, lo impiegasse invece per riuscire a limitare quanto più possibile l'impatto della malattia nella sua quotidianità, avrebbe una qualità della vita decisamente migliore...
    (Il che non significa immergersi nei trigger come fa nel video, perchè quello è uno stress del tutto inutile e fine a se stesso, ma più semplicemente trovare un equilibrio in cui non sia la malattia ad averla totalmente vinta costringendo Josh ad adattarsi a lei, ma porsi in una condizione in cui poter gestire la malattia al fine di non privarsi di cose che gli piacciono e lo farebbero stare bene...)

    P.S.= Lo so che arrivo in ritardo, ma... volevo farti ugualmente gli auguri di Natale e di Capodanno... buona fine e ancor migliore inizio, Barbara!

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    1. Non ho visto il video , ora lo guarderò, ma penso che quello che intendesse Josh fosse che lui NON RIESCE a non strutturare la sua vita attorno al disturbo . . Il che infatti in questo senso coinvolge anche me, che ad esempio spesso non svolgo determinate attività ( mangiare, bere, digitare sulla tastiera ) perché mi da fastidio il rumore che tali attività provocano e mi da fastidio che altri possano sentirlo ( appunto i miei famigliari ) . E mi danno fastidio anche i rumori provocati da loro tipo bere, mangiare, il tintinnio delle forchette, le urla con gli animali domestici, ecc. ho chiesto a mia madre di mettere dei pannelli fonoisolanti alla mia stanza ma lei procrastina, forse ci gode a sapere che il suo rumore mi da fastidio. Arrivo a fine giornata , spesso, che ho passato il tempo a spostarmi dalla mia stanza al balcone per evitare di sentire determinati rumori, non trovando mai una tranquillità mentale, cioè è impossibile per me stare tranquilla nella mia stanza e concentrarmi sullo studio, per esempio, senza diventare nervosa, perché sento continuamente i rumori dei miei famigliari. Certo, potrei andare in biblioteca, ma non posso passare la mia vita a scappare da casa mia, a casa mia voglio sentirmi tranquilla. Quando studio accendo la televisione, che sta sopra alla scrivania, perché il suo rumore per me è preferibile di quello delle attività quotidiane provocate dai miei. Alcune giornate addirittura passo il tempo ininterrottamente a pensare a quanto mi dia fastidio il rumore, e ho l'impressione che la testa mi scoppi, è come se non riuscissi a pensare ad altro. Mi sta uccidendo . Quantomeno nell'altra casa quando dividevo la stanza con mia sorella lei stava zitta e i miei genitori stavano per conto loro in salotto che era lontano dalla stanza, ora le stanze sono appiccicate e i muri sembrano di cartone . Vabbè scusa lo sfogo, era per farti capire che non è che uno VUOLE strutturare la sua vita attorno a questo disturbo, uno è COSTRETTO a farlo, per evitare il rumore, la qual ultima cosa se non messa in atto, cioè se non eviti il rumore, ti fa diventare irascibile, nervoso, isterico, e passi le giornate così, senza riuscire a calmarti, analogamente all'ansia. È difficile da spiegare. Ho provato con i tappi, ma dicono che una volta che li togli è ancora peggio, cioè ti rendono ancora più sensibile ai rumori.
      Ti auguro buon natale in ritardo e buon capodanno in anticipo :-)

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    2. Non ti devi scusare di niente anzi, ti ringrazio per aver avuto la pazienza di cercare di spiegarmi... anche se sono perfettamente consapevole che non riuscirò mai a capire veramente cosa significhi, perchè si tratta di un qualcosa che (fortunatamente) non ho mai provato sulla mia pelle.

      In quanto ai pannelli fonoisolanti, se il rumore ti dà fastidio al punto di non permetterti di studiare, secondo me è una buona idea il metterli. Se tua madre non collabora (quali che ne siano le ragioni, che sa solo lei...) e procrastina, pensaci da sola. Se lei ha i suoi tempi - dilazionati - anche tu hai i tuoi, e sono decisamente più stretti: ergo, se lei non ti dà una mano nell'immediato ma tu ne hai bisogno subito, prenditi cura di te stessa e dei tuoi bisogni e acquistati e mettiti i pannelli. Come si suol dire, "chi fa da sè, fa per tre"... senza neanche bisogno di coinvolgere tua mamma, e di dover stare ai suoi tempi. E se per il momento hai bisogno del silenzio della biblioteca per poter studiare, vai in biblioteca: non è una fuga, è una priorità. La tua priorità giustamente come studentessa universitaria è quella di poter studiare per dare gli esami nei tempi. Se a casa non ci riesci, è giusto che tu lo faccia altrove: questa è tutt'altro che una fuga, è una cosa intelligente da fare!... Poi, quando la tua camera sarà equipaggiata con i pannelli fotoisolanti (mi stai ancora leggendo? corri a comprarli!), che ti permetteranno di non avere nervosismo e dunque ansia, allora studierai tranquillamente a casa tua...
      Grazie per l'augurio!... ^__^

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    3. Devo mettere i soldi da parte però, i miei mi danno sessanta euro a settimana con cui comprare tutto: sigarette, cibo , anche la carta igienica e il bagnoschiuma perché ora ho il mio bagno, e la benzina.mi bastano appena . . Poi non è detto che lei accetti anche se li compro, già le ho detto che i cinquanta euro che mi hanno regalato a natale li posso dare a lei affinché vengano istallati sti benedetti pannelli, non so se prendessi io l'iniziativa come la vedrebbe, lei è una che ha bisogno di controllare tutto specie per la casa, quindi se non c'è il suo controllo a proposito e faccio tutto da sola sarebbe capace di smontarmeli per ripicca, perché non ci ha messo il suo "zampino" non so se mi spiego. Sei fortunata a non avere mai avuto problemi di sensibilità acustica . . . Personalmente credo che il tuo consiglio sia ottimo, andare in biblioteca sarà pure un po' una palla ma forse me la caverei meglio. . Dopotutto durante la maturità lo facevo, perché notavo che a casa c'era il duplice problema del rumore in concomitanza con l'attrazione esercitata dal divano e dal non fare niente xD ti ringrazio per i consigli :)

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  2. Ciao Barbara, ben ritrovata, ti ricordi di me? Ho letto qualche post e mi dispiace perchè ti leggo molto negativa, spero che pian piano la tua situazione migliori! Sai che io ci soffrivo leggermente da piccola di misofonia? Poi niente, mi é passato.... Portavo quasi sempre le cuffiette, non sopportavo nemmeno i respiri. Ora trovo solo difficoltà a concentrarmi se c' gente che parla ma questo è normale!

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  3. Capisco la tua situazione. Per anni sono stata chiusa in camera mia cercando di chiudere ogni fessura e di allontanare ogni suono... Poi, in qualche modo, è passato. A volte, quando in rumori diventano assurdi, l'angoscia ritorna... Ad esempio oggi quelli che vivono sopra di me stavano usando il trapano, in bagno andava la lavatrice e il mio coinquilino urlava a telefono con la madre... Ho dovuto mettermi il cappotto ed uscire di casa per evitare di ammazzare qualcuno. Però ammetto che quando sono andata via da casa dei miei genitori il disturbo è scomparso quasi del tutto, penso quindi che fosse più legato all'intolleranza nei loro confronti che al rumore in generale.

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Vi prego, non intervenite se è per cianciare con la solita pappardella " pro - ricovery " ecc. ecc. Evitatemi questa pallosità.