L'individuo equilibrato è un pazzo. ( Charles Bukowski )
da PensieriParole

venerdì 12 dicembre 2014

Il disturbo dell' obbligo .

Chi non lo ha , potrebbe chiedersi com'è , il fatto di avere un disturbo ossessivo compulsivo .
Penso il termine tedesco usato per definire questo disturbo renda meglio l'idea rispetto a quello dell' italiano idioma , ovvero : " Zwangsstörung " , vale a dire , " disturbo dell' obbligo " ( la parola " Zwang " significa obbligo, costrizione, mentre " Störung " è un termine che designa il concetto di disturbo ) .
La parola tedesca descrive perfettamente il tenore di questo disturbo : si percepisce l'obbligo di fare qualcosa, e ; pur notando quanto ciò sia assurdo ; non si può fare a meno di " obbedire " al comando  sancito dalla propria mente riguardo all'esecuzione di un'azione altrettanto assurda . Persone affette in maniera particolarmente grave da questo disturbo diventano assolutamente disfunzionali nella vita quotidiana, non riuscendo più a compiere le normali azioni di ogni giorno . Non c'è da stupirsi : se la tua mente ti impone di lavarti le mani in un certo numero di predeterminate situazioni  , toccare legno e ferro dopo aver ideato determinati pensieri  , riordinare gli oggetti rispettando una determinata sequenza , rifare il letto in una determinata maniera , e così via , cominci a perdere del tempo prezioso  ( magari non tutto in una volta , ma sommando i vari " obblighi " diventa un periodo abbastanza lungo ) ; nonché a stancarti . A volte, invece , questo disturbo può rendersi utile, come nel caso delle pulizie minuziose che la mente può obbligarti a eseguire nell'ambito del tuo luogo di domicilio ; ma sono situazioni che rappresentano l'eccezione, e non la regola : il più delle volte, gli obblighi che sei costretto a svolgere sono insensati e insignificanti ; diventi un burattino della tua propria mente . Sei stanco ? ! Felice ? ! Stressato ? ! Inquieto ? ! Non importa : al disturbo dell'obbligo non interessa il tuo stato d'animo . Si manifesta quando gli pare , rendendoti il soggiorno nel tuo assetto corporale assai insopportabile ; se non per l'assurdità del disturbo in sè che percepisci pur non potendo farci niente , per l'ansia insensata che sai che avrai se non dai retta all'obbligo impartito da esso .  È una prigione mentale , che ti vincola nel svolgere le azioni di tutti i giorni, quelle che magari agli occhi delle persone non soggette al disturbo non sono soggette a problematiche , seguendo determinati criteri . Il non riuscire a mettere in atto ciò che questi criteri statuiscono , a causa , per esempio , di una qualche interruzione , ha risvolti catastrofici sull' inconscio, che si traducono in termini di esagerazione dell'ansia originaria e sensazione di fallimento .
Il peggio è che spesso ti accorgi di quanto il dare sfogo a queste compulsione inutili e prive di senso ti aiuti a calmare il tuo inconscio, il che è in gran parte dovuto al fatto che controllando l'ambiente in cui stai e controllando te stesso hai l'impressione di avere in mano le redini della tua vita, alleviando in modo considerevole il problema dell'ansia, la qual ultima riaffiora pesantemente quando non obbedisci ai comandi della tua mente .

14 commenti:

  1. Io lo facevo quando ero piccola di avere delle manie, le nascondevo xke sapevo che erano cose da matta e che nessuno avrebbe capito e anzi mi avrebbe giudicato..
    Poi non so ma mi sono stancata di andare in ansia x delle cazzate, xke come dici uno se ne rende conto di quanto molte cose siano inutili e controproducenti, e ho iniziato a evitare di seguire queste manie e fregarmene dell'ansia..

    Forse era una forma lieve e x questo sono riuscita piano piano anche da sola, anche se alcune cose me le porto ancora dietro ma sono cose innocenti come non prestare la riga del marciapiedi o quando attraverso la strada stare sulle righe bianche senza toccare l'asfalto.. Niente che mi rubi tempo ecco..

    Dispiace xke é brutto essere condizionati da cose che razionalmente non si capiscono.. -,-'

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  2. è un disturbo e come tale va curato,e prima lo curi meglio è .

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    1. Ma no, dai . Non lo sapevo.
      Anche il dca, di cui probabilmente soffri data la tua presenza su questa piattaforma, è un disturbo, e come tale va curato.
      Guarda se ti può far capire un attimo sono andata da ben tre esperti di psicologia, una psicologa, una psichiatra e uno psicoterapeuta. Nessuno di loro mi è stato di aiuto. Anzi, da quando sono andata a fare le sedute psicologiche / psichiatriche / di psicoterapia , sono pure peggiorata.

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    2. sta calma,era un consiglio dato che non si capivo il tono del post.
      "Il dca di cui probabilmente soffri", arroganza portami via:)
      ma certo che lo so.

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    3. Non l'hai letta la didascalia che ho inserito in maniera antecedente l'inserimento di un commento ? Non ho bisogno di consigli scontati , specie non quelli a favore della guarigione , i quali ultimi potrei trovare facilmente su un qualche forum online psicologico da quattro soldi .
      Tono o non tono, il qual l'ultimo non è di certo da interpretare e giudicare di conseguenza.

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    4. "Anzi, da quando sono andata a fare le sedute psicologiche / psichiatriche / di psicoterapia , sono pure peggiorata." ....io mi sn presa 1 vacanza decennale dai medici....ti giuro paradossalmente sto meglio, stop ipocondria, orticaria, offese e saccenze, 1 ha 1 parere, 1 ne ha 1 altro con il solo scopo di racchiuderti nelle loro teorie categoriche e spupazzarti....medico ke cerchi, guaio ke trovi, sn tutti 1 branco di incapaci!!!!

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    5. ;) non mi fermo neanche a discutere,buona serata

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    6. Infatti non c'è molto da discutere . . Buona serata anche a te

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  3. Il termine tedesco rende davvero l'idea. Io però avevo notato che, durante il DCA, i miei DOC antecedenti erano spariti o diminuiti. Quelli che erano spariti non sono più ricomparsi, mentre quelli che erano solamente scemati hanno ripreso forza una volta debellato il sintomo alimentare, ma non al punto di tornare forti e invalidanti quanto prima dell'anoressia.

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    1. Ecco ! Io non ho ancora capito se aumentano con l'aumentare del cibo oppure mangiando meno diminuiscono. Ho notato però che quando vomito spariscono del tutto; e dopo sto tranquilla per ore e riesco a non pensare alla simmetria degli oggetti ecc. ; come se il vomito mi " svuotasse " dai pensieri ossessivi .
      I giorni in cui seguo i miei schemi senza vomitare noto che comunque non mi sento tranquilla, devo continuamente fare in modo che tutti sia " perfetto " secondo l'idea mentale che ho in mente in quel momento, e inizio a fissarmi sul piegare gli asciugamani in modo perfetto, mettere i fogli simmetricamente, ripetere in modo pari o dispari determinate azioni ecc. ; come se in un certo senso avessi paura di crollare dal mio equilibrio schematico, e come se il mio inconscio tentasse continuamente di rassicurarsi . . Brutta storia :-)
      Comunque sono contenta di risentirti ! Devo passare a leggere il tuo blog :-)

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  4. La precisione lessicale del tedesco mi lascia sempre di stucco (ho molti amici che lo studiano e ne decantano sempre le lodi in fatto di capacità d'espressione), anche in questo caso. Condivido in pieno, però, anche il tuo giudizio di "prigione mentale" che secondo me rende benissimo l'idea della convivenza con un disturbo ossessivo compulsivo. Io nei miei periodi peggiori non potevo andare a letto se non avevo messo i vestiti per l'indomani su una particolare sedia, con un particolare ordine, e non prendevo sonno se le pantofole non erano perfettamente allineate in maniera perpendicolare al letto! Alle volte accendevo ripetutamente la luce per assicurarmi che fossero in quella determinata posizione.
    Ora la situazione è molto migliorata ma nei periodi di ansia mi capita ancora di sentire il bisogno di vedere tutto in ordine e comunque non ho mai smesso di ordinare cassetti e armadi in base al colore!
    Un bacio!

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    1. Anche io metto le scarpe perpendicolari al letto :-) nei miei periodi peggiori non riesco a smettere di fare cose del genere
      :-)

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Vi prego, non intervenite se è per cianciare con la solita pappardella " pro - ricovery " ecc. ecc. Evitatemi questa pallosità.